Eccomi a inserire uno dei miei primi racconti brevi.
E' un racconto di speranza.^^
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Allora...questa è una delle prime che ho scritto...è molto breve e l'avevo sognata dopo aver pianto come una fontana per la seconda storia di 'Kitchen' di Banana Yoshimoto....
In pratica me ne sono creata una mia personale e come risultato mi ero quasi messa a piangere anche per la mia... T____T sono senza speranza...XD
Comunque...spero piaccia almeno un pò... ^^
Grazie!
La notte aveva preso il posto della sera ormai da alcune ore...
Mitsuki guardava fuori dalla piccola finestra il fiume calmo e scuro che a pochi metri da lei percorreva inesorabile la strada che si era scavato con il tempo nel terreno...
Senza rendersene conto, si era sporta fino all'estremo e un movimento un pò più brusco l'avrebbe fatta precipitare inerme a poca distanza dalle acque del suo fiume...
Con sguardo spento guardava ciò che aveva intorno...guardava ma non vedeva realmente...
Il vento le accarezzava i lunghi capelli corvini che le coprivano il viso.
Si mosse appena e per poco non perse l'equilibrio...fu quello a portarla di nuovo alla realtà...spaventata ma non troppo decise di rimettere i 'piedi a terra' e così scese dal davanzale e tornò in camera...in quella fredda e scura camera intrisa di ricordi.
Senza pensarci realmente, prese una giacca che si infilò sopra il pigiama, scese al piano terra e dopo essersi infilata le scarpe, silenziosa uscì per strada e cominciò a camminare sul ciglio della desolata via di campagna.
I ricordi che le affollavano la mente erano troppi...troppi anche solo da definire e catalogare...era come se tutte le paure, gli spaventi o i brutti ricordi del passato avessero scelto quel preciso momento per tornare a farle visita.
Ricordi anche piacevoli che in quel momento erano come appuntiti spilli che pungevano la sua ormai inesistente corazza protettiva...
Incredibile come un singolo pensiero infelice, ne richiami altri mille, distanti da lui per tempo e natura.
Si ritrovò sul ponticciolo di legno che sovrastava il fiume e collegava i due lembi di terra.
Sempre ferma nel suo sguardo malinconico, il più forte dei suoi ricordi prese vita nella sua mente.
Era primavera, quando i bellissimi ciliegi in fiore colorano e profumano tutto il panorama circostante.
Mitsuki era un'altra persona, sorrideva e correva felice tra il verde della campagna appena rinata.
Seduto appoggiato ad un ciliegio, Otane la guardava e sorrideva: per lui non c'era vista più bella della sua Mitsuki allegra e spensierata...così come l'aveva conosciuta, così come l'amava.
La ragazza gli corse incontro e poi gli saltò addosso, facendo cadere entrambi nella lussureggiante vegetazione profumata..
"Questo deve essere il nostro punto di ritrovo...qui dobbiamo venire ogni anno, nello stesso giorno, per sempre..." disse lei allegra, mentre immergeva la mano nei soffici capelli del ragazzo...
"E il ponte dove ci siamo conosciuti allora? Non era quello il 'nostro posto'?" le chiese lui sorridendo allo stesso modo, inebriato dai tocchi e dal profumo ancora più dolce dei fiori irradiato dalla bellissima creatura che aveva tra le braccia...
"Vero...ma il ponte è per l'estate...qui invece è per la primavera..." lo corresse
"Capisco...allora dovremo trovare un luogo anche per l'autunno e uno per l'inverno..." propose entusiasta lui, accarezzando delicato una sua guancia arrossata per la corsa.
"Lo faremo...abbiamo una vita davanti..."
"Si...una vita..." ripetè lui sorridendo lievemente, avvicinandosi il bel viso della ragazza e baciandola...
Mitsuki fissava l'orizzonte scuro...quello era solo uno dei ricordi nella sua mente...
Una goccia di rugiada che si stacca e precipita silenziosa sino alla superficie piatta che al suo toccarla si increspa e laassorbe, unendola a tutte le altre gocce che avevano già seguito quel percorso..
un ricordo semplice e normale, per tutti ma non per lei...
Otane le aveva mentito...l'aveva lasciata...e ora lei era sola.
La vita è un disastro sotto ogni punto di vista...quando ti capita un avvenimento felice si spera sempre duri per sempre.
Ma la speranza è solo una maschera.
Tutti noi, in quei momenti, sentiamo un piccolo bruciore al cuore...una certezza che cerchiamo di non ascoltare.
La certezza che malgrado i nostri sforzi e speranze, quella felicità finirà...ed è strano pensare a come proprio quella consapevolezza nascosta sia anche ciò che rende ancora più belli e importanti momenti come quello....
"Non ti avevo mai vista così..." disse Otane arrivandole accanto...il suo viso era serio mentre lo sguardo non osava appoggiarsi su di lei...
Mitsuki girò lenta il capo e lo guardò sorpresa...
"Cosa ci fai qui?" gli chiese spenta negli occhi come nella voce.
"Non posso vederti così...rendi tutto più difficile..." disse ancora lui senza risponderle
"Mi dispiace..." rispose ironica
"Non è vero...se fosse per te, staresti così per sempre...non posso permetterlo.."
Mitsuki fece una risata acida e soffocata
"Per sempre...non ti vergogni a pronunciare queste parole...a me!?" era arrabbiata..ma il suo viso non aveva cambiato espressione
"Non pensare con la mia testa Tsuki-chan...non lo fare..." chiese lui con voce triste...lentamente anche lui girò il volto e i loro sguardi si incrociarono...il cuore della ragazza sobbalzò, si spense per qualche lunghissimo secondo per poi ripartire a velocità raddoppiata.
"Otane..." sussurrò allungando una mano...
"No..non lo fare.." disse lui facendo un passo indietro...con lo sguardo triste ma sicuro sospirò
"Mitsuki...ho aperto il mio cuore solo a te,non è stato facile...ora lo puoi capire.Ti prego di andare avanti e di non pensarmi più...non come parte della tua vita attuale almeno...odiami pure...ma sorridi..."
La giovane ragazza non disse nulla...tornò in silenzio a guardare l'acqua sotto di loro
"Tu ci credevi?" chiese poi Mitsuki.
"A cosa?" chiese lui non capendo
"A noi...insieme..." spiegò Mitsuki facendo spallucce
"Vedi Tsuki-chan...il problema è che ci credo...ti amo...ma ora devo andare...ti starò vicino...per sempre..." e detto questo si girò e se ne andò...
A quelle parole, Mitsuki chiuse gli occhi e quando li riaprì erano lucidi...poco dopo due grosse lacrime scesero lente e splendenti dai suoi occhi grandi e scuri...
Si girò, ma Otane non c'era già più...
Otane era morto una settimana prima...sapeva di soffrire di cuore...un problema di famiglia, ma non lo aveva mai detto all'unica ragazza che avesse mai amato..
Per amore di Mitsuki, aveva rinunciato alla solitudine che si era imposto e aveva aperto il cuore a quella ragazza che profumava più dei ciliegi in fiore...
Era la prima volta che piangeva da quel giorno...era solo caduta nel silenzio...e quella sera, sedendosi sul davanzale, aveva realmente pensato, anche solo per un istante, di raggiungerlo...
Mitsuki piangeva ormai a dirotto, inginocchiata e appoggiata al ponte...a quel ponte dove l'anno prima, in una giornata di sole, aveva investito quel bel ragazzo con la bicicletta e aveva capito che quello sarebbe stato il suo primo e unico amore...
Pianse per ore, finchè aveva lacrime da versare e anche dopo...
Poi lenta si rimise in piedi, si asciugò il viso che finalmente aveva cambiato espressione..guardò il fiume, rischiarato dai primissi timidi raggi del nuovo giorno e disse
"Prometto che ce la metterò tutta...è una promessa...ma tu resta con me Otane..."
Finalmente aveva riempito il vuoto con la tristezza...dalla tristezza, con il tempo, sarebbe tornata alla normalità...
Senza rigirarsi verso quel fiume, si rimise a camminare verso la parte opposta da dove era sparito il ragazzo...era sparito di nuovo...
Ma Mitsuki adesso sentiva un calore al cuore...non lo avrebbe più rivisto, ma avrebbe continuato a sentirlo...
Per sempre...Da:
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